Scuola di Tarocchi online

LA SCUOLA

Ho scelto questo nome perché l’Arte è la mia Via Maestra da tutta la vita.
L’Arte come atto creativo, come alchimia interiore, in grado di rivelare la bellazza dentro di Noi e nel Mondo, non parlo della bellezza intesa come perfezione o armonia formale, ma di quella bellezza viva, che nasce nello spazio autentico della coerenza interiore, del silenzio e della meraviglia.
È lì, in quei momenti di profonda connessione con noi stessi e con il Tutto, che nasce l esperienza estetica, emozione viva, atto creativo.

Tarocchi come arte si propone di accompagnare nella conoscenza dei Tarocchi come strumento vivo di trasformazione, capace di parlare all’anima più che alla mente.

Il mio intento, infatti, non è insegnare “un metodo di lettura”, ma accompagnare un percorso di consapevolezza, dove i Tarocchi diventano specchi simbolici, compagni di viaggio, porte attraverso cui entrare in contatto con l’inconscio e le forze archetipiche universali.

In questa visione, i Tarocchi non sono carte da interpretare in modo fisso, ma immagini-simbolo che risvegliano intuizioni profonde, emozioni, memorie non verbali, e significati che non sono spiegati, ma vissuti ed evocati.

Ogni carta è una scena sacra, un frammento di anima che ci aiuta a ritrovare la nostra forma originaria: non un destino da decifrare, ma una chiamata alla presenza, alla scelta, alla verità personale.

La Scuola è quindi uno spazio per incontrare il simbolo e l’archetipo non solo per studiarlo. Un incontro per dialogare con l’immagine, non semplicemente per analizzarla.
Attraverso pratiche intuitive, esperienziali ,il Tarocco si fa ponte tra visione e sentire, e accompagna ciascuno a ri-conoscersi, a integrare, a trasformare.

In questo cammino, ogni partecipante è invitato non solo a leggere i Tarocchi, ma a lasciarsi leggere da loro.
Perché come insegna Jodorowsky, “le carte non dicono il futuro, mostrano ciò che sei pronto a vedere”.

Esiste una relazione sottile tra gli eventi che determinano la nostra vita. Spesso ci è difficile essere consapevoli di questa trama: crediamo che la realtà da noi percepita sia fissa e immutabile.
Viviamo immersi in una dimensione spazio-temporale illusoria, scandita dal moto degli orologi; partecipiamo a una realtà omologata su un pensiero meccanicistico, che ci ha resi distanti dalla “fenomenologia del profondo”.
Ci ha reso difficile vivere il vuoto come forma di esistenza, il sentirci partecipi e responsabili anche di un ordine implicito delle cose.

Ma l’essere umano è molto di più di un semplice spettatore: è pura espressione, creatore di mondi.

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